Viaggio in Papuasia, nel paradiso dei sub

E’ un angolo di mondo ancora incontaminato, bagnato dalle splendide acque dell’Oceano Pacifico. Offre alcuni dei fondali più affascinanti dell’intero pianeta e un entroterra incredibilmente selvaggio. Senza contare le numerosissime comunità di aborigeni variamente distribuite sul territorio che, pur avendo contatti con la civiltà moderna, continuano a vivere come i loro antenati dell’età della pietra. Papua Nuova Guinea è senza dubbio il paese dell’avventura e della sorpresa, dove si possono fare esperienze difficilmente ripetibili in altre parti del mondo.

Pressoché sconosciuta fino ai primi anni ’80, il Paese è stato per molto tempo meta prediletti da antropologi e sub. Sì perché al di là dell’incredibile fenotipo umano che abita il paese, questo è anche un vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni. Chi ha avuto la possibilità di immergersi in queste acque ha infatti giudicato Papua come il miglior posto in cui ottenere “scatti fotografici” davvero unici.

E allora siete pronti ad attraversare i remoti villaggi incontrando le varie tribù, conoscerne la cultura e gli usi, immergervi in reef coloratissimi, ricchi di pesce e di relitti della Seconda Guerra Mondiale e a scoprire il volto autentico della Papua Nuova Guinea? Ottimo! Lasciate però che Amerigo vi dia qualche dritta per assicurarvi un viaggio davvero paradisiaco in Papua Nuova Guinea.

 

 

Il periodo migliore per un viaggio in Papua Nuova Guinea

Il clima tropicale e monsonico della Papua Nuova Guinea rende questo angolo di mondo particolarmente piovoso in ogni stagione dell’anno. Con un caldo umido quasi sempre presente, specialmente nel periodo delle piogge più abbondanti tra dicembre e marzo.

Posto che ovunque piove in abbondanza, va detto che le precipitazioni aumentano di intensità salendo verso nord e procedendo ad est, con valori pluviometrici doppi rispetto al sud del paese. Un’abbondanza questa che si protrae per tutto l’anno con piogge che vanno dai 20 ai 30 cm di media al mese. Le temperature invece non subiscono variazioni di alcun tipo: sono alte in tutte le regioni e si aggirano sui 30°C durante il giorno per tutti i dodici mesi dell’anno.

Nelle zone montuose, però, il caldo lascia il posto a temperature più contenute e fresche, le precipitazioni sono concentrate nel periodo tra ottobre e maggio, con valori più limitati nei mesi di giugno, luglio ed agosto.

Il periodo migliore per un viaggio in Papua Nuova Guinea va da giugno a settembre, quando le precipitazioni sono più contenute rispetto al resto dell’anno, specialmente nelle isole orientali ideali per le immersioni e lo snorkeling.

 

 

Documenti necessari per l'ingresso in Papuasia

Per entrare nel paese è necessario essere in possesso di un passaporto con sei mesi di validità residua alla data di ingresso. Anche il visto è sempre richiesto. Quello per turismo ha una durata di 60 giorni e può essere ottenuto presso l’Ambasciata d’Australia a Roma o  direttamente all’aeroporto di arrivo.

Vige inoltre divieto di importazione per prodotti agroalimentari (incluse frutta e verdura), materiale pornografico, droga, armi. Così come importanti limitazione sussistono in caso di esportazione di oro in qualsiasi quantità, materiale pornografico, armi, droga, artefatti del patrimonio culturale e storico della Papua Nuova Guinea, e per molte specie di flora e fauna.

Si fa presente inoltre che il sistema bancario è ancora in via di sviluppo. La carta di credito, quindi, è accettata solo nelle grandi città e talvolta (ma non sempre) nei Resort internazionali. Esiste inoltre un’esenzione doganale in entrata per beni acquistati di recente fino a 1000 kina (la valuta locale), per i passeggeri maggiori di 18 anni, e fino a 500 kina per i minori. Si ricorda tuttalpiù che il kina è convertibile ed è acquistabile negli aeroporti australiani che collegano la Papua Nuova Guinea (Brisbane, Cairns) e talvolta anche negli altri aeroporti internazionali che collegano Port Moresby (Singapore, Manila, Tokyo, Honiara).

 

 

Papuasia - Situazione sanitaria e assicurazione viaggio

L’assistenza medica in Papua Nuova Guinea, inclusa la capitale, è molto limitata e quasi inesistente nelle zone rurali. Port Moresby, la capitale, vanta alcuni ospedali privati in cui operano figure preparate. Per casi seri è preferibile, tuttavia, richiedere un trasferimento con aero-ambulanza in Australia (anche se l’ingresso in questo Paese e l’accettazione in un ospedale australiano non sono garantiti).

Per questo motivo si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
 

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In generale, la Farnesina consiglia di adottare, durante la permanenza nel Paese, misure preventive contro le punture di zanzara (a causa delle malattie tropicali presenti), bere solo acqua bollita o imbottigliata (evitando il ghiaccio nelle bevande) e consumare solo cibo ben cotto.

Si segnala inoltre che sull’isola sono frequenti ed endemiche malattie come il colera - che continua ad essere presente su tutto il territorio, compresi il Distretto Nazionale della capitale Port Moresby e la Provincia Centrale - la dissenteria e l’influenza stagionale. Si raccomanda pertanto, a coloro che dovessero recarsi nel Paese, di adottare tutte le misure preventive del caso, consultando il proprio medico di fiducia o la ASL di riferimento.

Negli ultimi tempi si è inoltre registrato un ritorno diffuso del morbillo. Il locale Ministero della Salute ha confermato altresì un focolaio di Polio virus nelle province di Morobe, Madang e Eastern Highlands. Per questo motivo si raccomanda di effettuare una dose di vaccino antipolio tra le 4 settimane e i 12 mesi precedenti al viaggio nel Paese. Previo parere medico è consigliabile poi effettuare anche le vaccinazioni contro tubercolosi, epatite B e tifo (particolamente diffuse).

Si fa presente inoltre che in Papua Nuova Guinea sono presenti numerosi serpenti il cui morso può essere mortale e che gli ospedali locali spesso non dispongono di scorte di antidoto. Massima attenzione quindi va prestata in ogni spostamento, soprattutto se a piedi e nelle zone rurali del Paese. Così come è sempre preferibile consultarsi con gli operatori turistici locali sulle necessarie precauzione da adottare in caso di balneazione, dal momento che le punture delle meduse che infestano le acque di quest’isola possono essere fatali.

 

 

Papua Nuova Guinea - I consigli della Farnesina

La Farnesina riferisce che le condizioni di sicurezza sono precarie praticamente ovunque a causa dell’elevatissima criminalità e della scarsa efficienza delle forze di sicurezza locali. I tassi di criminalità sono in crescita in particolare nella capitale, nel porto di Lae e nelle zone rurali interne. Sono frequenti rapine a mano armata, sequestri, furti di auto ed effetti personali, in particolare in zone frequentate da stranieri.

Senza contare che le rivalità tra clan possono condurre a guerre tribali. Al momento si segnalano scontri tribali a Tari (provincia di Hela) ed a Madang (provincia omonima), nonché tensioni a Goroka (provincia di Eastern Jighlands). Fortemente sconsigliati sono anche i viaggi nei villaggi di Tabubil (Provincia occidentale) e di Porgera (Provincia di Enga), dove si sono verificate delle frane. Episodi di violenza sono accaduti anche nelle baraccopoli e nei mercati di Port Moresby, Lae, Mount Hagen e in altre città delle Highlands. Da evitare il confine con la provincia indonesiana di Irian Jaya, dove sono presenti guerriglieri e rifugiati da Irian Jaya. Sconsigliata è anche la Regione Autonoma di Bougainville (che presenta anche limitazioni all’ingresso).

A causa del terreno montuoso e della fitta giungla la rete stradale interna è molto limitata ed in cattive condizioni. Frane ed assalti di piccoli criminali sono ricorrenti sull’unica strada dell’interno, la Highlands-Highway. Non esistono strade che colleghino Port Moresby alle altre città principali e la sola via di comunicazione è la strada Highlands Highway, che collega Lae e Madang alla regione delle Highlands. I collegamenti tra le principali località del Paese avvengono via aerea.

La Farnesina per questo consiglia sempre di adottare comportamenti improntati alla massima cautela. Il suggerimento è inoltre quello di evitare spostamenti a piedi, soprattutto di notte e nelle grandi città (compresa la capitale).e di tenere sempre le portiere e i finestrini chiusi durante i viaggi in auto. È preferibile sempre spostarsi con una scorta privata ed essere sempre accompagnati da una guida locale nelle zone rurali e nei villaggi.

Si raccomanda inoltre di chiedere sempre il permesso prima di scattare foto sia a persone, sia a luoghi sacri e di adottare standard molto conservatori sia nell’abbigliamento sia nel comportamento, per non offendere la sensibilità dei locali. Si fa presente infatti che la giustizia nei villaggi ed alcune volte anche nelle città viene applicata sommariamente in via extragiudiziale da singoli individui per comportamenti ritenuti immorali od illegali. Senza contare che in loco è normale per le vittime di un danno o per i loro familiari chiedere denaro in compensazione o addirittura vendicarsi dell’autore.