Uganda in sicurezza, sulle tracce dei primati

Un viaggio in Uganda è un’immersione nella magia dell’Africa più vera. E’ il contatto con molti ecosistemi delicati e strabilianti. E’ l’incontro con animali che, nella loro spontaneità, ci raccontano di epoche assai lontane.

La “Perla d’Africa” infatti – come la definì Winston Churchill – è uno degli ultimi santuari rimasti per incontrare scimpanzé e gorilla di montagna. Sì, hai capito bene: tra le varie meraviglie che questa incredibile terra riserva agli avventurieri, qui si possono anche osservare i nostri lontani parenti a pochi metri di distanza nel loro habitat naturale.

Per raggiungere i giganti buoni d’Uganda occorre avventurarsi in quel mare verde che è la Bwindi Impenetrable Foreste sperare nella fortuna. L’incontro in realtà è praticamente garantito, nonché uno delle tappe fondamentali di qualsiasi viaggio si possa definire tale in questo magico angolo di mondo. Solo, non è possibile preventivare prima quanto occorrerà camminare per raggiungere uno dei quattro gruppi familiari che abitano qui. All’entrata del Parco i ranger (che poi accompagneranno durante il tragitto) spiegano quello che è fondamentale sapere e si assicurano che tutti godano di buona salute (è vietato partecipare anche solo se si ha il raffreddore in quanto si potrebbero infettare i primati). I visitatori vengono poi suddivisi in piccoli gruppi, a ciascuno dei quali è assegnata una famiglia. Il trekking è piuttosto impegnativo perché la vegetazione è fitta e l’umidità molto alta. Ma l’intensità del momento che si sta per vivere farà superare qualsiasi difficoltà.

E se tutto questo non fosse abbastanza, a rendere un viaggio in Uganda memorabile, concorrono anche gli incredibli paesaggi offerti dal Lake Vittoria e dalle Montagne della Luna, con le loro punte che svettano oltre i 5.000 metri. E poi ancora le sorgenti del Nilo, le spettacolari Murchison Falls, e l’emozione dei safari, in 4x4 o in barca.

Insomma, un viaggio in Uganda è un ritorno alle origini dell’aumanità che tocca il cuore e lascia un bagaglio emozionale potente nel viaggiatore. Certo, a patto che si osservino alcuni ma importanti consigli. Scopriamo allora insieme ad Amerigo tutto quello che devi sapere prima di partire alla volta dell’Uganda.

 

 

Il periodo migliore per un viaggio in Uganda

Il clima dell’Uganda è di tipo tropicale con piccole variazioni in termini di temperatura durante l’arco dell’anno. Le caratteristiche climatiche non sono molto diverse da zona a zona, variano piuttosto al variare dell’altitudine dell’altopiano in cui si trova il paese e dei rilievi montuosi che lo circondano. Si passa dai 25-27°C per le temperature massime di luglio ai 28-32°C di gennaio, mentre le minime non variano molto visto che in tutti e dodici mesi si assestano tra i 15 e i 18°C.

Le precipitazioni si concentrano soprattutto in due periodi dell’anno: tra marzo e maggio e da agosto a novembre, con valori medi intorno agli 11 giorni e 15 cm di pioggia al mese nella zona meridionale del paese. Piove più abbondantemente soprattutto nella zona centrale del paese, mentre all’estremo nord ed al sud le precipitazioni sono più contenute.

Il periodo migliore per un viaggio in Uganda è tra dicembre e febbraio, oppure nei mesi di giugno e luglio, ideali soprattutto se ci si vuole addentrare nei boschi di montagna alla ricerca dei gorilla, dal momento che le piogge sono più contenute.

 

 

 

Documenti necessari per l'ingresso in Uganda

Per entrare nel Paese è necessario essere in possesso di un passaporto in corso di validità. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi prima di mettersi in viaggio alla volta dell’Uganda presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Anche il visto d’ingresso è sempre necessario e va richiesto prima della partenza, per via telematica, collegandosi al sito https://visas.immigration.go.ug. Dopo aver inserito i dati e allegato i documenti necessari, il richiedente riceverà entro dieci giorni una ricevuta con codice a barre da presentare al varco di frontiera ugandese dove, a seguito del pagamento della tassa consolare e dell’acquisizione dei dati biometrici, otterrà il visto. Il costo è compreso tra US$ 50 e US$200 (a seconda del tipo di visto). Si fa presente che il visto turistico è valido anche per Kenya e Ruanda.

Per il viaggio, si consiglia di portare con sé Travellers’ Cheques oppure contanti (Dollari USA, Euro). L'uso di carte di credito è infattidiffuso solo nei principali esercizi delle città più importanti e nei resort turistici di alta fascia.

 

 

Uganda - Situazione sanitaria e assicurazione viaggio

A Kampala – la capitale - la qualità dell’assistenza sanitaria di base è generalmente soddisfacente, considerati gli standard dell’area. Sono presenti alcuni ambulatori attrezzati ed almeno un buon ospedale, il “Kampala International Hospital”. Tra Kampala ed Entebbe e’ attivo un valido centro ortopedico gestito da una fondazione italiana, il CoRSU. Anche nel nord del Paese sono presenti alcune strutture fondate e cogestite da fondazioni ed ONG italiane, in particolare a Lacor (St. Mary’s Hospital, vicino a Gulu), Kalongo (Ambrosoli Memorial Hospital) e Matany (St. Kizito Hospital).

Nel resto del Paese, invece, l’offerta sanitaria è molto limitata. In caso di malattie gravi o di incidenti può essere preferibile trasferire il degente via aerea a Nairobi, Johannesburg o verso l’Europa. I trasferimenti di emergenza sono possibili tramite centri medici locali, tra cui il “The Surgery” a Kampala e il “Flying Doctors” a Nairobi.

Per questo motivo la Farnesina raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.

 

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Quanto alle malattie, le più diffuse sono: malaria, (anche cloro/chino-resistente), TBC, AIDS, bilarzia, meningite, epatiti. Nel periodo delle piogge, aumenta poi il rischio di diffusione del colera. In passato si sono anche registrati alcuni casi di febbre gialla, motivo per cui la vaccinazione e' obbligatoria per l'ingresso nel Paese per tutti i viaggiatori di età superiore ai 9 mesi di vita. Tale vaccinazione deve essere effettuata almeno 10 giorni prima dell’ingresso nel Paese e ha durata permanente, non necessitando di ulteriori richiami.

Si sono registrati di recente alcuni casi di colera anche nella capitale Kampala. Nonostante i rischi di contagio siano contenuti, si consiglia di prestare maggiore attenzione alla norme di igiene personale, soprattutto in caso di esposizione in luoghi pubblici: lavarsi bene e spesso le mani con acqua pulita (soprattutto prima di mangiare), evitare cibi non cotti, non lasciare il cibo esposto a mosche o altri insetti, bere solo acqua minerale o sterilizzata, evitare bevande con ghiaccio e succhi freschi (a meno che non siano stati fatti con acqua sicura). Il consiglio è poi quello di lavare e sterilizzare le verdure con prodotti quali amuchina e steridrolo e di evitare di bagnarsi nel lago Victoria, soprattutto sottoriva, a causa della bilarzia. Si suggerisce inoltre di valutare con il proprio medico l'opportunità di effettuare la vaccinazione anticolerica, oltre che la profilassi antimalarica, il vaccino antimeningococco e quelli per l’epatite A e B.

Da diversi mesi si registra nella RDC orientale un'epidemia di Ebola. L'11 giugno 2019 il Ministero della Salute ugandese ha informato di un primo caso di Ebola entrato dal Congo (frontiera di Bwera) e successivamente deceduto. I familiari del deceduto sono stati messi in isolamento presso l'ospedale di Bwera (due sono stati trovati infetti). Le Autorita’ ugandesi hanno messo in atto un piano di prevenzione e contenimento giudicato efficace dall'OMS. Si suggerisce comunque cautela in particolare nei distretti di Arua, Bundibugyo, Bunyangabu, Kabarole, Kasese e Ntoroko. Si suggerisce inoltre di mantenersi informati tramite i comunicati regolarmente pubblicati in materia dal Ministero della salute ugandese.

Sono stati inoltre riscontrati nel Paese anche casi di “Zika virus”, malattia virale trasmessa dalla zanzara “aedes aegypti”, responsabile anche della “dengue” e della “Chikunguya”. ingococcica, epatite A e B. Si raccomanda quindi di fare uso continuo di repellenti anti-zanzare.

 

 

Viaggio in Uganda - I consigli della Farnesina

Innanzitutto va detto che il Paese è esposto ad un elevato rischio terrorismo, sia alla luce dell’aumento generale degli attentati in Africa, sia in considerazione della partecipazione delle forze armate ugandesi alla missione AMISOM in Somalia.
Le Autorità locali mantengono alto il livello di allerta e hanno disposto il rafforzamento delle misure di protezione e sicurezza nei luoghi pubblici e ad alta frequentazione (edifici governativi, aeroporti, centri commerciali, strutture alberghiere, etc.).
Si raccomanda pertanto la massima cautela in particolare nella frequentazione di luoghi di ritrovo ed in concomitanza con particolari ricorrenze e festività, evitando gli spostamenti non necessari, e tenendosi costantemente informati sugli sviluppi della situazione sui media. Si consiglia di consultare il vademecum di sicurezza disponibile sul sito internet dell’Ambasciata d’Italia a Kampala.

Si suggerisce inoltre di esercitare particolare cautela nei viaggi nella regione della “Karamoja”, dove è comunque rafforzata la presenza dell’esercito e della Polizia a seguito del disarmo dei pastori-guerrieri responsabili di furti di bestiame e di agguati a scopo di rapina. Si suggerisce in particolare di evitare spostamenti notturni, soprattutto in zone remote fuori dai centri abitati.

Medesime accortezze si consigliano nelle aree confinanti con la Repubblica Democratica del Congo, dove permangono milizie guerrigliere che potrebbero sconfinare oppure causare flussi di rifugiati, in caso di combattimenti oltre-confine.
Analogo problema può presentarsi nelle zone prossime al confine con il Sud Sudan, interessato da una recrudescenza dei fenomeni conflittuali che lo colpiscono dal dicembre 2013.

Si raccomanda massima cautela anche nei viaggi nell’area del Ruenzori compresa fra Bundibugyo e Kasese, nella quale si sono registrati casi di scontri tra istanze autonomiste e Governo centrale, e a chi intende effettuare visite nel parco nazionale di Semliki.

Non è consigliabile inoltre aggirarsi con il buio a piedi a Kampala come altrove, mentre il ricorso ai moto-taxi (boda-boda) è soggetto ad alto rischio d’incidenti, aggravati dallo scarso uso di caschi protettivi. Prestare massima attenzione anche ai viaggi in macchina: le strade sono spesso accidentate e gli incidenti frequenti.