La Colombia è una destinazione sicura?

 

Un agente della Policìa Nacional, la principale forza di polizia della Colombia, grazie alla quale quella sudamericana è ormai una nazione sicura

Un agente della Policìa Nacional, la principale forza di polizia della Colombia

 

Un famoso detto popolare dice che l'abito non fa il monaco. Ed è proprio vero, perché se credessimo ciecamente a quanto ci viene raccontato da film e serie tv (soprattutto Narcos, per rimanere ai giorni nostri, ma la storia del cinema è piena di narrazioni simili) dovremmo stare lontani da una buona parte dei paesi sudamericani più affascinanti per quanto riguarda la possibilità di trascorrere una vacanza in veri e propri paradisi terrestri. La Colombia, ahinoi, non fa eccezione; terra semplicemente stupenda anche se piena di contraddizioni, risulta essere un paese che, purtroppo, è da sempre al centro di un eterno discorso che ruota attorno ad una sola grande domanda: la Colombia è una nazione sicura?

Per rispondere adeguatamente a questo quesito dobbiamo necessariamente mettere da parte tutte quelle immagini cinematografiche e televisive che da decenni ci mostrano, senza mezzi termini, sparatorie o vere e proprie guerriglie tra bande criminali, infinite e violentissime lotte per i “cartelli”, personaggi assolutamente spietati e capaci di qualunque oscenità che concorrono a cesellare l'identità dell'intera nazione come se si trattasse della patria assoluta del narcotraffico e, per riflesso, di un vero e proprio inferno.

Perché mettere da parte tutto questo? Il motivo è molto semplice: la Colombia, oggi, non è più il paese di Pablo Escobar, anzi è diventata una meta turistica di primissimo livello. Certo, come in qualsiasi altro grande posto in cui le contraddizioni interne non si fanno attendere per – purtroppo – note ragioni di disparità sociali, economiche e politiche, anche in Colombia conviene sempre evitare di non addentrarsi in località poco note, particolarmente periferiche e, in linea di massima, potenzialmente pericolose (alzi la mano chi conosce un angolo di mondo in cui non succede veramente mai nulla per secoli). Ma soprattutto a partire dal 2016 – quando, cioè, il governo colombiano ha firmato un accordo di pace con le Forze Armate Rivoluzionarie (FARC) – in Colombia si respira generalmente un'aria molto più tranquilla e adatta per un viaggio ideale nel cuore di uno dei paesi più affascinanti di tutto il continente americano.

In Colombia, infatti, sono davvero tantissime le cose da vedere nel corso di una vacanza in cui non mancherà veramente nulla tra divertimento, relax in riva al mare e meraviglia sprigionata da una natura particolarmente selvaggia e rigogliosa. Musica, colori e allegria sono il pane quotidiano di una popolazione accogliente che ha letteralmente voltato pagina per iniziare una nuova vita passando attraverso mutamenti sociali, economici e politici che, attualmente, riescono a garantire assoluta sicurezza ai turisti provenienti da ogni parte del mondo.

 

Una veduta dall'alto di Bogotà, la capitale della Colombia. È davvero una nazione sicura?

Una veduta dall'alto di Bogotà, la capitale della Colombia

 

La situazione attuale della Colombia

 

La Colombia, oggi, è una nazione sicura, dicevamo. L'attuale situazione di sicurezza generale registrata in Colombia, infatti, è migliorata considerevolmente rispetto agli anni del conflitto con le Forze Armate Rivoluzionarie (terminato, come dicevamo, dall'accordo di pace del 2016), pacificazione che ha concesso l'apertura ai turisti stranieri delle zone naturali più affascinanti ma precedentemente inaccessibili proprio perché dimora dei gruppi armati. Questo non vuol dire, ovviamente, che di tanto in tanto (come in qualsiasi altra parte del mondo) non possano verificarsi accadimenti particolarmente pericolosi.

Nel gennaio del 2019, ad esempio, ha avuto luogo un attentato da parte di esponenti del gruppo di guerriglia ELN (l'Esercito di Liberazione Nazionale) nei confronti della Scuola di Polizia di Bogotà, la capitale della Colombia. Ma situazioni che in passato erano molto più frequenti (per non dire proprio all'ordine del giorno) oggi sono state quasi del tutto debellate.

Il sequestro di cittadini stranieri, ad esempio, oggi è particolarmente raro, così come quasi nullo è diventato il tasso di attentati o altre azioni criminali nei confronti della popolazione civile.

Come in ogni altro paese del mondo, certo, rimangono alquanto difficili le condizioni sociali che si riscontrano nelle periferie delle grandi città o nelle località molto poco considerate dal punto di vista turistico.

Bogotà, Medellin, Cartagena o Calì, ad esempio, sono enormi città la cui varietà economica e sociale ha cesellato nel tempo delle gigantesche periferie esterne abitate anche da esponenti della criminalità organizzata che, di fatto, tengono comunque vivo un indice di violenza locale.

Persistono, in quelle zone, anche episodi di microcriminalità (furti, scippi, borseggi) ma si tratta di accadimenti sporadici che possono avere luogo anche nelle zone più ricche o affollate del centro città. Restano comunque episodi comuni a qualsiasi altra grande città del mondo, che possono avere luogo anche tramite minaccia a mano armata ma che non sfociano mai in qualcosa di ben più grave.

In linea di massima, le situazioni che attualmente possono generare maggiori rischi per la propria incolumità individuale sono prevalentemente di tipo sociale e climatico.

Per quanto riguarda la prima opzione, un esempio può essere quanto accaduto negli ultimi mesi del 2019 e nel gennaio 2020, quando hanno avuto luogo delle forti proteste sociali sostanzialmente non pericolose ma che hanno comunque generato atti vandalici e scontri con le forze dell'ordine, provocando chiusure di aree locali e l'attuazione di intensi posti di blocco (specialmente al confine con l'Ecuador).

Per quanto concerne, invece, l'opzione climatica, i maggiori rischi per una vacanza in Colombia derivano dalla sua esposizione alle calamità naturali. La Colombia, infatti, è un paese ad elevato rischio sismico perché presenta ben 21 vulcani attivi. Di questi, cinque sono ad effettivo rischio di eruzione: il vulcano Galeras, il Puracé, il Nevado del Hulla, il Nevado del Ruiz e il Machin.

Non c'è comunque da preoccuparsi eccessivamente perché è possibile tenere la situazione adeguatamente sotto controllo consultando frequentemente il sito web ufficiale del Servicio Geològico Colombiano.

Tra gli altri rischi naturali, poi, figurano anche le forti piogge che possono provocare frane e smottamenti, rendendo precarie le condizioni delle strade sia interne che di collegamento tra le varie città. Inoltre, le zone costiere sono soggette al fenomeno del Niño che è causa di inondazioni ma anche di siccità dovute al forte surriscaldamento delle acque oceaniche; queste situazioni possono diminuire drasticamente la disponibilità di acqua potabile ed energia idroelettrica, oltre a provocare incendi nelle zone a più alta intensità boschiva.

 

Una street artist compone graffiti sulle mura di Medellin. Scopri se la Colombia è una nazione sicura con le guide di Amerigo.it

Una street artist compone graffiti sulle mura di Medellin

 

Bogotà 

 

La capitale della Colombia, Bogotà, è praticamente una meta obbligata per dare inizio ad un viaggio tra gli splendori di questa magnifica terra sudamericana. Ma si tratta di una città sicura?

Assolutamente sì, ovviamente sempre considerando i rischi dell'addentrarsi nei quartieri più periferici e degradati come per qualunque altra grande città del mondo. E ovviamente tenendo presente che conviene sempre e comunque girare per strada con pochi contanti in tasca, vestirsi in modo semplice e non portare con sé o addosso oggetti di valore che potrebbero facilmente attirare l'attenzione di qualche malintenzionato. In linea di massima, nelle zone di Bogotà a più alta intensità e affluenza turistica si può girovagare tranquilli anche grazie ad una massiccia presenza di forze dell'ordine.

Tra i mezzi di trasporto più comuni per spostarsi tra le varie zone della città, il taxi è sicuramente quello più comodo e conveniente (per una corsa di una ventina di minuti, infatti, non si spende praticamente mai più dell'equivalente di 5 euro). È importante, però, fare attenzione a salire sui veicoli giusti: i taxi ufficiali di Bogotà sono esclusivamente quelli gialli e presentano il numero di licenza sulla carrozzeria. Attenzione, dunque, a questi particolari per non cadere in truffe o altri spiacevoli inconvenienti. Il consiglio, in caso di necessità, è quello di farne chiamare uno dalla reception dell'albergo in cui si alloggia.

 

Medellin 

 

Assieme a Bogotà, Medellin è la città tristemente nota come capitale dei cartelli della droga. In realtà, esattamente come la gran parte di Bogotà, anche Medellin è una città che ha cambiato completamente volto nel corso degli ultimi anni, risultando ormai tra le località più affascinanti e attraenti per una vacanza in una Colombia sicura.

Medellin, ormai, non è più una città estremamente pericolosa. Anche qui, ovviamente, occorre comunque prestare la stessa attenzione di sempre mentre si gira per strada o si sale su un mezzo di trasporto pubblico, ma quelle che in passato erano considerate delle zone veramente inaccessibili ora sono aperte a qualsiasi tipo di visita turistica.

Prendiamo per esempio la famosa Comuna 13, fino a poco tempo fa considerata come la zona più pericolosa di Medellin come quasi del mondo intero. Ebbene, oggi pur rimanendo una località particolarmente diroccata e degradata nella periferia della città (dove, chiariamoci, comunque non manca qualche episodio di violenza), Comuna 13 non è più nota come il covo delle FARC e dei narcotrafficanti, bensì come una zona in cui le nuove infrastrutture (la nuova stazione della metropolitana, le cablecar e un moderno sistema di scale mobili) hanno trasformato il tutto in una zona turistica a tutti gli effetti, dove poter ammirare splendidi graffiti e murales ed assistere ad affascinanti spettacoli di street art.

Per visitare Medellin è comunque consigliabile mantenersi nella parte di Las Independencias e 20 Julio, così come seguire una guida o accodarsi ad un tour con altri turisti sia per non essere soli che, soprattutto, per visitare il quartiere ascoltandone la storia e le vicende che lo hanno reso importante specialmente in questi ultimi anni. Le guide locali, infatti, sono quasi sempre native dello specifico luogo che si va a visitare, motivo per cui, grazie a loro, si potranno conoscere i fatti autentici e gli aneddoti più intimi e personali che sono stati il fulcro di una vera e propria rinascita di questa comunità.

 

San Andrés 

 

Un viaggio in Colombia, naturalmente, non può prescindere da un passaggio sulle sue meravigliose coste e, ovviamente, dalle isole più affascinanti e perfette per una vacanza di assoluto relax in riva al mare. L'isola e l'intero arcipelago di San Andrès, più di tutte, è quella che meglio garantisce un soggiorno in un vero e proprio paradiso terrestre: tra spiagge bianchissime, acque limpidissime e una sconfinata e incontaminata vegetazione, questa perla del Mar dei Caraibi è letteralmente irresistibile per chiunque voglia godersi una vacanza tranquilla, serena e di assoluto riposo.

Ma anche in questo caso la domanda più frequente è: San Andrès è pericolosa? E anche in questo caso la risposta è: no. San Andrès sembra non aver mai avuto a che fare con nulla di quanto noto per la Colombia nei decenni passati. Qui il livello di sicurezza è buono e le forze dell'ordine sono presenti e disponibili specialmente nei confronti dei turisti stranieri.

Tuttavia, è sempre consigliabile mantenersi all'interno dei percorsi e delle zone turistiche dichiaratamente vigilate, tanto a San Andrés quanto nelle altre località balneari più frequentate (l'isola di Providencia su tutte).

 

Una spiaggia di San Andrés in Colombia. Scopri se la Colombia è una nazione sicura con i consigli di Amerigo.it

Una spiaggia di San Andrés in Colombia

 

Le zone in cui fare più attenzione

 

Pur essendo una nazione sicura, come dicevamo, la Colombia (come qualsiasi altro paese al mondo) non è completamente esente da rischi e pericoli per l'incolumità personale dei viaggiatori. Esistono comunque delle località, infatti, in cui è necessario mantenere particolare cautela.

È sconsigliato, ad esempio, viaggiare da soli nelle zone rurali al confine con l'Ecuador, specialmente Nariño e Cauca (per quanto i rispettivi centri urbani siano adeguatamente controllati dalle forze dell'ordine) ma anche Putumayo e Caquetà.

È preferibile non addentrarsi neanche nelle zone confinanti con il Venezuela: specialmente a Cesar, Guajira, Arauca e Norte de Santander si registra ancora una minima presenza di esponenti del gruppo guerrigliero ELN.

Si segnalano molti furti nella città di Riohacha ma anche scarse condizioni di sicurezza presso il Dipartimento del Chocò e nella regione del Magdalena Medio (per quanto le zone esterne ai centri urbani di Santa Marta e Barranquilla non presentino particolari situazioni di pericolo).

 

I consigli della Farnesina per una tranquilla vacanza in Colombia 
 

Per fare in modo che la nostra vacanza in una terra ormai sicura come la Colombia trascorra in maniera ancora più tranquilla e spensierata, è sempre molto importante partire solo dopo aver messo in valigia una buona assicurazione di viaggio.

Inoltre, per completezza, è sempre bene fare riferimento anche ad altri specifici consigli forniti dalla Farnesina, ovvero:

  • utilizzare solo voli aerei commerciali per gli spostamenti all'inteno del paese, evitando offerte da privati;

  • cambiare valuta solo rivolgendosi a banche o agenzie autorizzate per non rischiare di ricevere denaro falso o fuori corso;

  • usare i servizi Bancomat solo in aree protette e non esposte alla strada (banche, centri commerciali), meglio se accompagnati;

  • fare attenzione a truffatori travestiti da agenti di polizia: chiedono di controllare l'autenticità dei contanti prelevati facendoseli consegnare;

  • non viaggiare in autonomia ma affidarsi ad agenzie di viaggio ufficiali che garantiscono un buon livello di sicurezza oltre che una buona organizzazione delle tappe turistiche;

  • portare con sé una fotocopia dei documenti di identità per poter lasciare gli originali (assieme a passaporto e biglietto aereo) in un luogo sicuro (ad esempio la cassaforte delle camere d'albergo),

  • non ostentare oggetti di valore ed evitare, se possibile, di utilizzare lo smartphone in strada soprattutto nelle ore serali;

  • non fermare taxi in strada preferendo prenotarli dall'hotel per evitare di cadere vittime di falsi tassisti con rischio sequestro di persona a scopo di rapina;

  • non accettare bevande o cibi da persone sconosciute: il rischio è di vedersi somministrare la scopolamina, noto come “il siero della verità” e utilizzato per ridurre il grado di reattività delle vittime che, di fatto, vengono costrette senza forza a compiere atti contro la loro volontà;

  • non prendere in carico bagagli non propri e, nel caso in cui questo dovesse accadere, non lasciarli incustoditi ma segnalarli alle autorità: possono verificarsi casi di arresto di turisti che hanno inconsapevolmente accettato di trasportare droga all'estero.

Per ogni necessità o evenienza, l'Ambasciata italiana in Colombia si trova a Bogotà. L'indirizzo è: Calle 93 B n. 9-92, Bogotà, Colombia. I recapiti sono:

  • telefono: (0057-1) 2187206 – 2180865;

  • fax: 6105886;

  • e-mail: ambbogo.mail@esteri.it;

  • sito web ufficiale: www.ambbogota.esteri.it.