Nuova Zelanda: consigli per un viaggio nella natura selvaggia

È famosa, certo, per essere il suggestivo scenario di tutte le vicende del film "Il Signore degli Anelli", con tanto di tour guidati attraverso le location fatte di villaggi e casette Hobbit. Ma la Nuova Zelanda, si sa, è tanto tanto altro.

Luogo pieno di meraviglie incontaminate a dir poco imperdibili, la Nuova Zelanda è una terra ricchissima di parchi naturali che fanno da contraltare imprescindibile alle pur bellissime metropoli.

Almeno Wellington (la capitale) e Queenstown, infatti, sono entrambe molto affascinanti per via di una conformazione cittadina particolarmente attraente per turisti provenienti da tutto il mondo, forti di architetture moderne complementari a splendidi edifici in legno e pietra, così come di meraviglie storiche e che ancora conservano intatto il fascino della storia e della cultura locale.

Ma tra i principali consigli per godersi al meglio il proprio viaggio in Nuova Zelanda c'è senza dubbio quello di considerare il suo eterno fascino naturale.

Il motivo è facilmente comprensibile avvicinandosi, ad esempio, a luoghi come l'Abel Tasman National Park, il più piccolo parco nazionale della Nuova Zelanda ma anche uno dei più belli al mondo. Qui è possibile godersi al meglio tutto lo splendore della natura circostante grazie al celebre Abel Tasman Coast Track, un percorso di trekking di ben 50 chilometri ma accessibile a tutti e dispiegato lungo la costa settentrionale dell'Isola Sud della Nuova Zelanda. Tra spiagge, insenature, torrenti, foreste pluviali e ponti sospesi, qui il cammino viene letteralmente coccolato da un clima mite tutto l'anno e da una tranquillità circostante imprescindibile per riempirsi occhi e spirito di meraviglie assolute.

Ma anche il Fiordland National Park (che invece è il più grande parco nazionale della Nuova Zelanda), pur essendo meno accessibile, garantisce il fascino di territori selvaggi lungo i più famosi percorsi di trekking del mondo (Milford, Dusky, Kepler, Hollyford Track) nel mezzo di cascate, boschi, laghi e luoghi incantati sospesi tra terra e cielo.

E a proposito di laghi, il Lago Wakatipu (nella regione di Otago, nella zona sud dell'isola), oltre ad essere una delle attrazioni naturali più belle della Nuova Zelanda, è anche luogo di antiche leggende Maori, caratteristica che rende il tutto ancora più magico e affascinante.

 

 

Il periodo migliore per andare in Nuova Zelanda

Il consiglio per scegliere il periodo migliore per godersi il proprio viaggio in Nuova Zelanda è quello di preferire i mesi che vanno da dicembre a febbraio. Questo perché la Nuova Zelanda ha le stagioni invertite rispetto alle nostre e, pertanto, la sua stagione invernale ha luogo tra giugno e agosto con precipitazioni particolarmente intense e temperature anche molto basse.

Da dicembre a febbraio, invece, si può godere di temperature gradevoli e, complessivamente di un clima più secco. Si possono preferire anche i mesi di ottobre, novembre, marzo e aprile ma tenendo presente che, in quel periodo, le temperature sono più fresche e il tasso di umidità è più elevato.

 

 

I documenti necessari per l'ingresso in Nuova Zelanda

Per entrare in Nuova Zelanda occorre presentare un passaporto con validità residua di almeno 3 mesi rispetto alla data prevista per la partenza dalla Nuova Zelanda, oppure di un mese se l’Autorità di rilascio del passaporto ha una propria rappresentanza diplomatico-consolare nel Paese

(per approfondimenti, visitare il sito https://www.immigration.govt.nz/new-zealand-visas/options/visit/explore-visitor-visa-options).

Per viaggiare in Nuova Zelanda dopo il 1 Ottobre 2019 e senza un visto di residenza per il Paese, bisogna richiedere una "Electronic Travel Authority" (NzeTA) prima della partenza (si consiglia di richiederla almeno 72 ore prima della partenza). Questa avrà una validità di 2 anni e costo variabile fra 9 e 12 NZD. A tale cifra dovrà aggiungersi un ammontare pari a 35 NZD a copertura dell'International Visitor Conservation and Tourism Levy.

L'ETA sarà richiesta a tutti i viaggiatori in transito in Nuova Zelanda anche qualora quest'ultima non fosse la destinazione finale del viaggio. Per maggiori informazioni si rimanda al link https://www.immigration.govt.nz/about-us/what-we-do/our-strategies-and-projects/eta-new-requirements.

Per i connazionali che intendano restare in Nuova Zelanda per non più di 90 giorni, non è necessario il visto ma sono richiesti alcuni requisiti (biglietto di andata e ritorno, disponibilità monetaria per il proprio mantenimento).

Il visto è comunque obbligatorio per coloro che si recano nel Paese per motivi di altra natura (lavoro, studio) ed è rilasciato dalle competenti Autorità per l’Immigrazione neozelandese: https://www.immigration.govt.nz/

Si avvisa che dal 1 ottobre 2018 le autorità doganali neozelandesi possono chiedere a chi entra in Nuova Zelanda le password per accedere a dispositivi elettronici, il cui rifiuto può essere sanzionato con un'ammenda di 5000 dollari NZ.

All'ingresso in Nuova Zelanda, chi possiede somme di denaro superiori a 10.000 dollari NZ in contanti (o l'equivalente in valuta estera) deve dichiararli compilando il Border Cash Report come parte delle procedure di entrata o sdoganamento.

 

 

Salute e sicurezza in Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda è un paese ad alto rischio sismico per via della sua forte conformazione vulcanica. Su tutto il territorio neozelandese si verificano, infatti, circa 15.000 eventi sismici ogni anno. Per circa 150 di questi, l'intensità è tale da essere percepita dall’essere umano, con punte che superano il sesto grado della scala Richter.

Terremoti di intensità superiore al settimo grado della scala Richter si verificano in media ogni dieci anni e la posizione insulare espone le coste della Nuova Zelanda anche al rischio di tsunami.

Una volta arrivati in Nuova Zelanda, dunque, si raccomanda di prestare massima attenzione evitando le zone in cui l'esposizione al rischio potrebbe essere maggiore.

Può essere utile anche tenersi aggiornati sugli sviluppi della situazione consultando regolarmente i siti ufficiali delle competenti autorità locali: https://www.civildefence.govt.nz; https://www.geonet.org.nz; https://www.getthru.govt.nz e https://www.metservice.com/national/home, che contengono anche indicazioni e consigli su come comportarsi in occasione di un terremoto, di uno tsunami e di altri disastri naturali.

C'è da considerare anche che, a causa del buco nella fascia di ozono che sovrasta l’Antartide e la parte meridionale dell’emisfero australe, i raggi solari sono particolarmente intensi e pericolosi per l’uomo.

In linea con tutta questa serie di informazioni, si consiglia di partire per la Nuova Zelanda solo dopo aver stipulato un'adeguata assicurazione di viaggio tra le cui garanzie figuri anche il rimborso delle spese mediche e il rientro o trasferimento sanitario. Questo anche perché il sistema sanitario, in Nuova Zelanda, è buono nelle aree urbane ma scarso nelle zone rurali per mancanza di personale. L'accesso a cure private, inoltre, è particolarmente costoso.

Anche in Nuova Zelanda sono stati registrati casi di nuovo coronavirus (COVID-19) ma in numero estremamente limitato e immediatamente trattati dalle autorità sanitarie locali.

Tuttavia, i viaggiatori in arrivo dal Nord Italia devono registrarsi obbligatoriamente presso la linea telefonica verde (healthline) del Ministero della Salute (0800 358 5453 oppure +64 9 358 5453 per SIM straniere) e auto-isolarsi, riducendo al minimo le occasioni di contatto con altri per un periodo di 14 giorni. L’obbligo di auto-isolamento vige per chi ha lasciato la zona indicata dopo il 26 febbraio scorso, quindi anche per persone già arrivate in Nuova Zelanda.

 

 

I consigli della Farnesina per un tranquillo viaggio in Nuova Zelanda

La Farnesina consiglia anche di:

- evitare il campeggio (in tenda o camper) in aree isolate;

- non immergersi in aree non sorvegliate dalle squadre di salvataggio o comunque non farlo da soli;

- proteggersi dall’esposizione al sole e usare in ogni caso creme solari;

- preparare con grande cura le escursioni, scegliendo un abbigliamento adeguato e portando con sé ampie provviste di cibo e acqua;

- prima di partire, comunicare a familiari, conoscenti e/o albergatori il tragitto che si intende percorrere.

Il possesso e/o l'uso anche personale di sostanze stupefacenti è punito con pene che vanno dai tre mesi di reclusione all'ergastolo.