Cosa vedere in Myanmar per una vacanza da sogno

 

Le mongolfiere nel cielo di Bagan, una delle più affascinanti attrazioni da inserire nella lista di cosa vedere in Myanmar

Le mongolfiere nel cielo di Bagan

 

Scegliere cosa vedere durante un viaggio in Myanmar (ex Birmania) è particolarmente difficile. Non perché non ci siamo particolari stimoli turistici. Anzi, l'esatto opposto: in Myanmar ci sono talmente tante attrazioni paesaggistiche, naturali, storiche e culturali da far quasi girare la testa al solo pensiero di avere un periodo di tempo limitato da dedicare a questa meraviglia del creato.

Trascorrere una vacanza in Myanmar vuol dire approdare in luoghi perfetti per un periodo di benessere anche interiore incentivato dalla visione di paesaggi mozzafiato e dal contatto con culture e tradizioni antichissime e, proprio per questo, estremamente suggestive e intrise di fascino.

Si accennava, però, ad un arco di tempo limitato come può essere quello di chiunque arrivi dall'altra parte del mondo in cerca della migliore vacanza possibile per staccare momentaneamente la spina dalla routine quotidiana. Risulta automatica, dunque, la necessità di selezionare un preciso itinerario per sapere fin da subito dove andare e cosa vedere, in modo tale da organizzare al meglio la propria vacanza in Myanmar.

 

Cosa devi assolutamente vedere in una settimana in Myanmar 

 

Una volta compiute tutte le operazioni necessarie per ottenere, innanzitutto, il visto d'ingresso per il paese e una buona assicurazione di viaggio per ogni evenienza, per facilitare la scelta dei luoghi da visitare sarà di grande aiuto selezionare il periodo di tempo da concedersi per poi scegliere adeguatamente l'itinerario dei luoghi che si preferisce visitare.

Generalmente, per vedere i posti più belli del Myanmar può essere sufficiente anche solo una settimana. Naturalmente, considerate le ben 12 o 15 ore di volo inclusive di uno o più scali aeroportuali, sarà necessario mettere in conto almeno un giorno di tempo per il viaggio di andata e uno per il quello di ritorno da aggiungere alla settimana effettiva, in modo da non sprecare il tempo a disposizione e avere tutta la tranquillità necessaria per godersi la vacanza nel migliore dei modi.

Una volta fatto questo, per stabilire cosa vedere in Myanmar in almeno una settimana c'è soltanto l'imbarazzo della scelta.

 

Bagan 

 

Un primo luogo da non perdere è sicuramente Bagan, la principale attrazione di tutto il Myanmar. Perché è così importante? Semplice: è qui che si trova la leggendaria valle dei templi (ben oltre 4.000!), da visitare percorrendola a piedi, a bordo dei famosi tuk-tuk (praticamente dei taxi a tre ruote) o in bicicletta.

Bagan offre alla vista un paesaggio decisamente spettacolare, da godere nel migliore dei modi, magari, salendo all'alba su una delle caratteristiche mongolfiere per un'ora di viaggio sospesi in aria tra le suggestioni dei colori garantiti dal meraviglioso orizzonte (anche se le tariffe, a quanto pare, possono essere anche alquanto proibitive: circa 300 dollari a persona; ma lo spettacolo garantito, a dire il vero, non ha prezzo).

A Bagan, però, è imperdibile anche la pianura circostante (la splendida Piana di Bagan), ricca com'è di pagode risalenti al XII secolo e intrise di storia e spiritualità.

Per visitare bene Bagan è importante sapere che la cità è divisa in tre zone principali:

  • Old Bagan: il luogo in cui si trovava la città antica, attualmente circondata da una cinta di mura;

  • New Bagan: a sud di Old Bagan, di costruzione più recente;

  • Nyaung U: verso est, è il cuore pulsante della città con centri abitati, locali, ristoranti, e alberghi anche convenienti in termini di prezzo.

Per visitare la zona archeologica bisogna pagare un biglietto (circa 20 dollari) che ha validità di una settimana. I templi più belli e suggestivi (Nagayon, Ananda Patho, Thatbynnyu Pahto o Abeyadana Pahto) si trovano a Old Bagan, mentre nei pressi di New Bagan si trova anche Nyinkaba, un piccolo villaggio pieno di laboratori di artigiani. A Nyaung U ci sono i restanti templi, considerati minori dai più ma comunque affascinanti (uno su tutti, ad esempio, il bellissimo Shwezigon Paya).

Per spostarsi fra i tanti templi ma anche per visitare le varie parti di Bagan, il consiglio è quello di noleggiare una bicicletta o, meglio ancora, una e-bike (un piccolo scooter elettrico) per fare molta meno fatica e godersi meglio il paesaggio circostante.

 

La pagoda Shwedagon sullo sfondo delle strade di Yangon, altra grande attrazione da inserire nel "cosa vedere" durante un viaggio in Myanmar

La pagoda Shwedagon sullo sfondo delle strade di Yangon

 

Bago

 

Un luogo molto sottovalutato ma altrettanto interessante da visitare nel corso di una settimana in Myanmar può essere Bago (nota anche come Pegu), la città che un tempo fu la capitale del paese.

Anche qui è possibile avvicinarsi a decine di splendide pagode, meravigliose statue del Buddha e templi che si estendono a vista d'occhio verso l'orizzonte. Il tutto circondato da una vegetazione rigogliosissima e comprensivo di splendidi villaggi immersi nel cuore di una giungla incontaminata.

Bago, in sostanza, è anch'essa un vero e proprio museo a cielo aperto, molto meno battuto di Bagan e, proprio per questo, forse ancora più adatto a chiunque desideri respirare per davvero il fascino primordiale del Myanmar. A maggior ragione se proprio a Bago si trova la Shwemawdaw Pagoda, il simbolo della città nonché lo stupa più alto di tutto il paese.

Ma a Bago è imperdibile anche il Kanbawzathadi Palace & Museum (dimora cinquecentesca del Re Bayinnaung e ora incredibile struttura ricoperta di color oro dentro e fuori) come anche la Kyaik Pun Pagoda (con ben quattro statue giganti del Buddha, alte più di trenta metri) e il Kha Khat Wain Kyaung Monastery (presso il quale è possibile ammirare, specialmente ad ora di pranzo – che qui corrisponde alle 10:30 circa – lo spettacolo dei monaci buddhisti che formano file per riempire a turno le proprie ciotole di riso e verdure, per poi procedere con le preghiere rituali).

 

Yangon 

 

Nei pressi di Bago, però, c'è la ben più nota Yangon, la città più grande di tutto il Myanmar e sua capitale fino al 2006.

Qui è possibile ammirare tutto lo splendore di una metropoli che non ha mai perso il suo fascino storico e tradizionale. Lo dimostrano, ad esempio, i tanti templi risalenti al periodo della colonizzazione inglese e adiacenti allo stile vittoriano, ai quali si affiancano strade e vicoli piene di colori e artisti di strada così come anche di locali tipici e altri luoghi di interesse tradizionale.

Ma tutto questo fascino coloniale misto a quello di palazzi decadenti, viuzze e botteghe tradizionali vive in eterna simbiosi con una vera e propria giungla tropicale circostante, ricchissima di una vegetazione incontaminata che abbraccia le strabilianti architetture di templi buddhisti (su tutti, la meravigliosa Shwedagon Pagoda, simbolo indiscusso di Yangon, alta ben 99 metri e visibile da qualsiasi punto della città).

É proprio per questa varietà storica, stilistica e tradizionale che Yangon offre anche tutta una vasta serie di ulteriori attrazioni.

Kan Daw Gyi Park, ad esempio, è una vera e propria oasi di pace assoluta, nella quale godersi splendide passeggiate sulle rive dell'omonimo lago o nei pressi del meraviglioso Karaweik Palace, il simbolo del potere regale birmano. Ma anche la Chauck Htat Gyee Pagoda è imperdibile per via del bellissimo Buddha Reclinato che contiene, una statua lunga ben 65 metri e alta 17.

Per chi preferisce assaporare il fascino citadino, però, è imperdibile un passaggio per il Down Town di Yangon, zona in cui si trovano quasi tutti i principali alberghi e, soprattutto, la Sule Pagoda, dalla quale si sviluppano in reticolato quasi tutte le strade della città, offrendo la possibilità di girare per altri splendidi edifici storici fino alle rive del Fiume Yangon e lungo il suo porto fluviale, un tempo importantissimo snodo di traffici commerciali.

E proprio qui, volendo, si può prendere un “ferry boat” per approdare sull'altra sponda del fiume e giungere a Dala, sobborgo di Yangon particolarmente modesto e povero ma proprio per questo affascinante e ricco di esempi intatti di tradizione locale e purezza popolare inossidabile.

 

La Kuthodaw Pagoda a Mandalay, splendido esempio di stupa buddhista da non perdere nel corso di una vacanza in Myanmar

La Kuthodaw Pagoda a Mandalay

 

Mandalay 

 

Pur non essendo la destinazione prediletta da una buona parte dei viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, Mandalay è comunque un luogo da non perdere per via di tanti suoi angoli suggestivi alla vista e di varie attrazioni a dir poco affascinanti.

Anche solo un passaggio per il centro storico di Mandalay, ad esempio, regala la visione complessiva di una città moderna ma ancora piena di fascino storico grazie a un patrimonio culturale sterminato.

Monumenti, chiese coloniali, moschee e centinaia di pagode sono solo una parte delle meraviglie che risiedono in Mandalay. Splendido è il Palazzo Reale nei pressi della stazione ferroviaria, ma bellissima è anche la piazza in cui è situato, circondata da un fossato di 70 metri di larghezza e delimitato da mura per una lunghezza che supera i 6 chilometri.

Proprio accanto al Palazzo Reale, poi, si trova il Setkyathiha Paya, luogo della mastodontica statua di bronzo che raffigura il Buddha seduto. Ma anche la Mahamuni Paya ne conserva una splendidamente rivestita di oro, mentre nelle zone di Kuthodaw e Sandamuni Paya è custodito il “libro più grande del mondo”, vale a dire circa 2.500 lastre su cui sono scolpiti i Tripitaka, le sacre scritture buddhiste.

Ma Mandalay è anche luogo turistico in tutto e per tutto, quindi anche dotato di vie per lo shopping e locali per la vita notturna. Tanti sono anche i ristoranti tradizionali che offrono una cucina a base di piatti tipici del posto (avete mai provato le cavallette fritte? O preferite assaggiare i magnifici bigné di crema e formaggio?) e tante sono anche le botteghe che vendono preziosissimi oggetti di giada, arazzi e vestiti esotici.

 

Lago Inle 

 

Ma per lasciarsi conquistare interamente dal fascino paesaggistico del Myanmar, bisogna assolutamente andare al Lago Inle.

Meravigliosamente circondato da montagne maestose, il Lago Inle è infatti il luogo ideale in cui ammirare orizzonti meravigliosi e villaggi in bamboo costruiti sull'acqua. Tra le braccia di un paesaggio color rosa a dir poco ammaliante, il Lago Inle offre all'occhio del viaggiatore immense distese di vegetazioni galleggianti, palafitte e il fascino di pescatori impegnati nelle loro particolarissime attività quotidiane (come facciano a stare in equilibrio sulle barche su un piede solo è un mistero quasi divino).

Il tutto da godere nel migliore dei modi, ovviamente, attraverso una splendida gita in barca, per organizzare la quale basterà rivolgersi al proprio hotel che, a sua volta, vi consiglierà o contatterà direttamente uno dei tanti piccoli uffici turistici di Nyangshwe, la cittadina che sorge sulle sponde del lago. A tal proposito, l'ideale sarebbe organizzare la propria gita in barca per le prime ore del mattino (intorno alle 6:00 o 6:30) per godere ampiamente della maestosità del paesaggio che si mostra all'occhio umano con i primi raggi del sole.

 

Naypyidaw 

 

E per finire, magari solo dopo aver visitato tutti questi splendidi luoghi nell'arco di una più che sufficiente settimana di vacanza in Myanmar, prima di imbarcarsi per il ritorno potrebbe essere godibile anche una visita a Naypyidaw, l'attuale capitale.

Anche questa città offre una notevole ambivalenza tra modernità e tradizione. Per quanto riguarda il lato storico (di gran lunga più affascinante), Naypyidaw riserva meraviglie come, ad esempio, la Pagoda Uppatasanti (nota anche come Pagoda della Pace), dove è custodita la reliquia di un dente del Buddha. Ma anche il Museo delle Gemme riserva splendori impareggiabili tra cui il più grande rubino del Myanmar (ben 21.450 carati) o la più grande perla di tutto il mondo (6,2 cm per 3 cm, 845 carati).

Ma Naypyidaw non si fa mancare niente neanche dal punto di vista naturalistico. Il suo Parco Safari, in particolare, si estende per 40 ettari offrendo ai visitatori la possibilità di girovagare per tre zone distinte a seconda della tipologia di safari garantita (asiatico, australiano o africano) ma tutte dense di centinaia di specie di animali selvatici (kouprey e sambhur ma anche leopardi, cervi africani, cammelli, leoni struzzi, zebre, giraffe e molti altri ancora).

 

Un pescatore sulle acque del Lago Inle, tipica attrazione da ammirare durante un viaggio in Myanmar

Un pescatore sulle acque del Lago Inle

 

Cosa vedere in Myanmar se hai più di una settimana di tempo 

 

Una settimana per vedere alcuni dei luoghi più belli del Myanmar, come abbiamo detto, può essere più che sufficiente per tornare a casa col carico di meraviglie. Ma se si sceglie di dedicare più tempo alla propria vacanza in Myanmar, allora può essere utile non perdersi anche qualche altro luogo di fascino intramontabile o interesse culturale.

A Mingun, per esempio, si può visitare l'antica città reale dopo aver navigato lungo il fiume Ayeyarwady (unica via di accesso alla zona), ma anche l'antica capitale Amarapura riserva meraviglie come, su tutte, il Ponte di U Bein, il più lungo ponte in legno di teak al mondo, divenuto ormai simbolo del Myanmar e lungo ben 1,2 chilometri.

Se si ama il mare, praticamente obbligatorio è un passaggio a Ngapali Beach, dove una sabbia chiarissima e un mare a dir poco cristallinno immergono il visitatore in un vero e proprio paradiso terrestre comprensivo di bellissimi e tranquilli ristoranti locali dove gustare tutte le migliori prelibatezze del posto.

Se invece siete amanti della montagna, allora potrebbe risultare indimenticabile un viaggio verso Kyaiktiyo, in cima ad una immensa montagna rappresetante uno dei siti buddhisti più sacri di tutto il mondo, su cui spicca una roccia interamente ricoperta di foglie dorate e sfociante in uno dei precipizi più alti e mozzafiato dell'intero pianeta.

 

Quando andare in Myanmar 

 

Il periodo ideale per un tranquillo viaggio in Myanmar è senza dubbio quello che va da dicembre a febbraio (il clima del Myanmar, infatti, è di tipo tropicale).

Si tratta dell'arco di tempo in cui ha avuto termine la stagione delle piogge (che va da maggio ad ottobre) per lasciare spazio alla stagione secca. Da dicembre a febbraio, infatti, le temperature sono generalmente alte e le precipitazioni quasi assenti. A marzo e ad aprile, invece, si rischia di incontrare temperature eccessivamente alte (spesso anche 40°C in media) con elevati picchi di umidità.