Cosa vedere in Madagascar. I posti più belli per una vacanza da sogno

 

La meravigliosa spiaggia di Nosy Be. Scopri cosa vedere in Madagascar con Amerigo.it

La meravigliosa spiaggia di Nosy Be

 

La grande isola del Madagascar, al largo delle coste del Mozambico, è una delle realtà africane più affascinanti e degne di nota di tutto il continente nero. Ma cosa c'è da vedere in Madagascar per far sì che un viaggio in questa splendida terra risulti davvero indimenticabile?

Pieno di luoghi tutti da scroprire, ricchissima di risorse naturali e particolarmente variegata per quanto riguarda le tipologie di escursioni che riserva davvero ad ogni tipo di viaggiatore (da chi cerca solo una vacanza al mare a chi, invece, vuole avventurarsi tra foreste, parchi, giungle e altri fantastiche località incontaminate), il Madagascar è una meta particolarmente ambita veramente da chiunque.

Oltre ad essere una vera e propria perla nel cuore dell'Oceano Indiano, infatti, il Madagascar è il luogo perfetto per vivere esperienze tutte diverse ma facenti parte di un unico bagaglio emozionale imperdibile. Deserti, foreste pluviali, spiagge bianchissime, acque cristalline, canyon, fauna terrena e marina da primato assoluto: sono tutti elementi che, per la loro incmparabile bellezza, concorrono tutti a fare del viaggio in Madagascar qualcosa di veramente sublime.

E allora non aspettiamo un secondo di più: mettiamo subito in valigia la nostra assicurazione di viaggio per il Madagascar e partiamo alla scoperta di questa magnifica terra africana.

 

Cosa vedere in 10 giorni

 

Per organizzare al meglio il nostro viaggio in Madagascar e, quindi, sapere cosa vedere stendendo una sorta di vero e proprio itinerario, dobbiamo innanzitutto decidere in quanto tempo potremmo riuscire a vedere la maggior parte delle sue meraviglie senza tralasciare quasi nulla di veramente imperdibile.

Per sapere cosa vedere in Madagascar facendo il giusto pieno di meraviglie per i nostri occhi e il nostro animo da viaggiatori, 10 giorni possono essere un periodo di tempo sufficiente per girovagare in tutta tranquillità e goderci gran parte delle meraviglie naturali offerte da questa splendida terra. Ovviamente, però, dobbiamo considerare almeno un paio di giorni in più per una semplice ragione: per raggiungere il Madagascar ci vogliono almeno una decina di ore di volo, considerando anche la possibilità (quasi certezza) di dover effettuare uno o più scali aeroportuali vista la scarsezza di voli diretti dall'Italia. Sarà molto utile, dunque, aggiungere due giorni (uno per il viaggio di andata e uno per quello di ritorno) ai dieci selezionati per la nostra vacanza in modo da non sottrarre tempo alle esperienze da vivere per fare il pieno di meraviglie.

Una volta stabilito questo, passiamo delineare una bozza di itinerario che ci permetta di attraversare le principali meraviglie di una magnificenza del creato quale è il Madagascar.

 

Il Madagascar del Nord

 

Il Madagascar è un paese molto variegato sia dal punto di vista naturale che per quanto riguarda il frangente climatico, a tal punto da fare in modo che un viaggio da nord a sud (e viceversa) possa riservare davvero una varietà di bellezze sconfinate da ammirare. Per prima cosa, dunque, possiamo dare inizio al nostro viaggio in Madagascar partendo dalla zona nord di questa splendida isola.

Il Madagascar del nord, infatti, riserva tutta una vastissima serie di assolute meraviglie sia balneari che perfette per gli amanti delle escursioni nel cuore della natura. Antsiranana, ad esempio, situata lungo la costa settentrionale dell'isola, è una cittadina ideale per cominciare a visitare il paese partendo proprio da una delle sue località più affascinanti.

Città nota anche con il nome di Diego Suarez (ovvero l'esploratore portoghese che per primo approdò sulle sue coste verso la metà del '500), Antsiranana mostra subito agli occhi dei visitatori la sua magnifica e gigantesca baia, seconda per estensione soltanto a quella brasiliana di Rio de Janeiro. Oltre ad essere una città portuale di fondamentale importanza per lo sviluppo del commercio locale e delle attività di esportazione, Antsiranana è anche una città turistica da primato: zone come Ramena o la fascia costiera delle Tre Baie (vale a dire la baia Sakalava, la baia des Pigeons e la baia des Dunes) sono posti in cantevoli in cui godere di splendide insenature sulle cui sabbie potersi semplicemente rilassare o anche praticare snorkeling e immersioni.

Dalle parti di Antsiranana, però, si trova anche il bellissimo e gigantesco Parco Nazionale della Montagna d'Ambra, la cui superficie di circa 230 chilometri quadrati racchiude un paesaggio naturale di bellezza indiscutibile, denso com'è sia di piantagioni incontaminate che di laghetti vulcanici, fiumi, cascate e animali tipici del posto che formano una fauna locale di assoluto fascino (uccelli, lemuri, rettili, anfibi e molto altro). I vari sentieri che attraversano il parco permettono di godere pienamente di tutte queste meraviglie, mentre un campeggio attrezzato permette di sostare per meglio assaporare il fascino della zona in più tempo e con più tranquillità.

Sempre nei dintorni di Antsiranana, poi, anche il Parco Nazionale di Marojejy non è affatto da meno: considerato patromonio dell'Umanità dall'Unesco, il parco è particolarmente apprezzato dai turisti di tutto il mondo perché la sua particolare conformazione ha dato vita a vari microclimi interni che hanno dato origine sia a foreste pluviali che a foreste montuose. Splendido, più di tutto, è il Massiccio di Marojejy, sontuosa montagna che svetta nel cuore del parco e ospita una vasta serie di rettili, mammiferi e volatili locali.

 

Il centro storico di Antananarivo. Non perderti le meraviglie del Madagascar coi consigli di Amerigo.it

Il centro storico di Antananarivo

 

Antananarivo 

 

Una volta ripartiti da Antsiranana e procedendo verso sud, si arriva ad Antananarivo, la capitale del Madagascar.

Pur essendo una città molto grande – in realtà una vera e propria metropoli anche un po' caotica e alquanto difficile da visitare in tutta tranquillità – Antananarivo, oltre ad essere il primissimo e più importante noto stradale per raggiungere qualsiasi altra località del Madagascar, merita comunque una visita per il semplice fatto che, essendo la principale città dell'isola, riserva una vasta serie di meraviglie storiche e culturali.

Il Palazzo Reale situato nella parte alta della città (la Haute Ville), ad esempio, è una splendida fortezza perfettamente in grado di fornire uno spaccato della storia secolare del paese, con particolare attenzione alla storica tribù Merina, etnica da cui discendono anche i più recenti capi di stato locali.

Ma i tratti turistici si fanno notare specialmente nella parte bassa della città (la Basse Ville), dove è possibile immergersi in mercati tradizionali, alberghi anche di lusso e affascinanti musei. Tra questi, ad esempio, spicca soprattutto il il Museo Andafivaratra, le cui mura custodiscono infinite meraviglie della civiltà merina.

Per gli amanti degli animali, invece, sarà decisamente imperdibile il Lemur's Park, dove hanno dimora tantissimi esemplari (anche rari) di lemuri al cui fianco poter passeggiare liberamente o seguendo uno dei tanti percorsi indicati.

 

Le altre città 

 

Ma se vogliamo esplorare ancora un po' più a fondo il lato cittadino (quindi anche storico e culturale) del Madagascar, fanno al caso nostro anche altre città di sicuro fascino e interesse. Tra queste, ad esempio, c'è Ambohimanga, situata a circa una ventina di chilometri da Antananarivo.

Ambohimanga sorge su una delle docici colline considerate sacre e rappresenta un luogo di pellegrinaggio da circa 500 anni a questa parte in quanto particolarmente densa di antichi siti funerari e luoghi di culto.

È qui, infatti, che in epoche remote venivano sepolti i regnanti dell'originaria dinastia dei Merina, le cui spoglie erano e sono ancora oggi venerate attraverso donazioni rituali. In Madagascar e specialmente qui ad Ambohimanga, infatti, la devozione nei confronti dei propri antenati è un elemento particolarmente basilare della cultura locale. Al culto degli avi si associa – proprio attraverso i rituali di donazione – quello nei confronti del potere reale che, da parte sua, si innesta sostanzialmente nelle tradizioni africane in senso generale. Entrambe queste predisposizioni culturali hanno dato vita, nel corso del tempo, soprattutto a costruzioni di fascino decisamente irrinunciabile.

Splendida è, ad esempio, la fortezza del Re Andrianampoinimerina, quasi interamente realizzata in legno e seguendo tecniche edilizie di origine indigena. Ma imperdibile è anche un passaggio al cospetto delle tombe situate nei siti funerari, tutte costruite in pietra quasi a delineare il perimetro dell'intera città; così come doverosa è una visita alla dimora della Regina Ranavalona I, nei pressi del palazzo reale, in quanto edificio intriso anche si architetture coloniali di origine francese.

Ad Ambohimanga, però, non manca affatto lo splendore esclusivamente naturale: lo dimostra pienamente la sterminata foresta che racchiude quasi l'intera città, all'interno della quale poter ammirare tantissime specie vegetali locali tra cui spicca, in particolar modo, la Phyllarthron Madagascariense, importante pianta di uso sia domestico che officinale.

Tra le altre città del Madagascar, però, è assolutamente degna di considerazione anche Anakao, sulla costa sud-ovest dell'isola.

Più che di una città, in verità, si tratta di un borgo prevalentemente abitato da famiglie di pescatori. Oltre ad essere un posto perfetto per assaporare tutto il fascino incommensurabile di spiagge purissime e acque azzurrissime, Anakao è anche il luogo ideale in cui entrare in contatto con una popolazione che vive, certo, in perfetta sintonia con visitatori provenienti da ogni parte del mondo (il turismo, qui, è molto ben sviluppato grazie alla presenza di resort anche lussuosi), ma trascorre le giornate anche e soprattutto all'insegna di attività manuali e antiche tradizioni alle quali avvicinarsi per comprendere a fondo la storia, la cultura e le abitudini quotidiane di questa splendida terra.

 

I baobab secolari lungo la Route Nationale 8, tra le più affascinanti meraviglie per sapere cosa vedere in Madagascar

I baobab secolari lungo la Route Nationale 8

 

La Route Nationale 8 

 

Ma una delle attrazioni principali di un viaggo in Madagascar – se proprio vogliamo sapere cosa vedere senza perderci davvero nulla di tutti gli splendori che questa magnifica terra offre al nostro sguardo – è senza alcun dubbio la stupenda Route Nationale 8.

Nota anche come la “Baobab Avenue” (o Avenue des Baobab, in francese), la Route Nationale 8 è una lunghissima strada sterrata che si estende per circa 200 chilometri e dispiega, lungo l'intero tragitto, oltre 300 esemplari secolari di baobab, i maestosi alberi (alti più di 30 metri e larghi oltre 3 metri di diametro) simbolo assoluto dell'intera nazione.

Malgrado il paesaggio circostante possa apparire vuoto se non proprio desolato o addirittura ostile e pericoloso, l'intera Route Nationale 8 regala un'esperienza davvero unica al mondo grazie a un senso di iconicità che convive perfettamente con una cura innata che la popolazione del Madagascar ha per i propri luoghi incontaminati (a tal punto da far valere per la Route Nationale 8 l'appellativo di Monumento Nazionale).

Tutti i Baobab situati lungo la Route Nationale 8 hanno un'aspettativa di vita media che può anche superare i 500 anni e ognuno di essi può contenere oltre 300 litri d'acqua. In più, in Madagascar il baobab è considerato come una pianta sacra, motivo per cui tagliarlo equivale a un vero e proprio sacrilegio.

 

Cosa vedere in due settimane 

 

Se abbiamo a disposizione, però, più di una decina di giorni per una tranquilla e serena vacanza in Madagascar, allora possiamo anche scegliere di allungare il nostro itinerario procedendo verso altre mete ugualmente o anche ben più interessanti di quelle esplorate fino ad ora. In particolare, non possiamo proprio perderci una sosta su almeno alcune delle tantissime località balneari più affascinanti non solo del Madagascar ma del mondo intero.

Il Madagascar, non a caso, è una meta perfetta anche per chiunque vada semplicemente alla ricerca di un luogo ideale su cui trascorrere un periodo di relax asosluto lontano dalla propria routine quotidiana. Perciò, dopo aver esplorato le città più belle e interessanti del paese, una bella sosta su alcune delle spiagge più belle del Madagascar ci sarà di grande aiuto per godere di un po' di sano relax prima di rimetterci in viaggio, magari, verso altre mete locali di ulteriore fascino naturale.

 

Le spiagge più belle 

 

Le località di mare più affascinanti – anzi, decisamente imperdibili – del Madagascar sono davvero tantissime. Tra le spiagge più belle, però, possiamo provare a selezionarne alcune per provare a delineare un percorso ideale che ci permetta di scegliere la meta perfetta per il nostro relax.

Tra queste, sicuramente spiccano più di tutte le zone dell'arcipelago dell'isola di Nosy Be, culla costa settentrionale del Madagascar, così come anche Tsarabanjina, Nosy Iranja e Nosy Ve sono luoghi a dir poco spettacolari sulle cui sponde soffermarsi per godere di vere e proprie meraviglie del creato.

Ad uno specifico e dettagliato approfondimento di queste sconfinate bellezze naturali per una vita balneare da sogno abbiamo dedicato un paragrafo a corredo del nostro articolo relativo a quando e dove andare per una vacanza perfetta in Madagascar.

 

L'isola di Nosy Be 

 

Tra le località di mare più note e più battute di tutto il territorio del Madagascar, ad ogni modo, c'è senza ombra di dubbio l'isola di Nosy Be, situata a capo dell'omonimo arcipelago nei pressi della costa nord del paese.

Nosy Be propone un clima praticamente perfetto per una vacanza balneare praticamente quasi per tutto l'anno. Sono proprio le sue spiagge, infatti, il pezzo forte per i turisti che, da tutto il mondo, scelgono di venire proprio in Madagascar a trascorrere le proprie ferie in riva al mare.

Nosy Be, infatti, è letteralmente piena di spiagge bianche purissime circondate, però, anche da una sterminata e incontaminata vegetazione che, assieme alle acque smeraldo del mare che ne bagna le coste, concorrono a formare un paesaggio decisamente da sogno.

Una delle spiagge più frequentate e assolutamente imperdibili di tutto l'arcipelago di Nosy Be è sicuramente la spiaggia di Ambatoloaka, denso di resort turistici sia di lusso che per tutte le tasche. Ma per chi va in cerca di angoli dal fascino più remoto ed esotico, la latitudine ideale è quella che corrisponde al litorale occidentale dell'isola. Da questa parte, infatti, si possono trovare immense lingue di sabbia letteralmente deserte sulle quali potersi adagiare per un relax totale.

Tuttavia, anche al cospetto della tranquillità assoluta garantita da queste zone, non è detto che non sia possibile divertirsi praticando, se se ne ha voglia, diversi sport acquatici. Proprio la purezza delle acque occidentali di Nosy Be, infatti, garantisce meravigliose immersioni per ammirare fondali marini di una bellezza sconvolgente, così come anche attività di snorkeling e pesca sportiva soprattutto nelle zone di Ambondrona e Andilana.

 

Il tramonto sull'orizzonte di Anakao, tra i posti più belli da inserire nella lista di cosa vedere in Madagascar

Il tramonto sull'orizzonte di Anakao

 

Le escursioni imperdibili 

 

Scendendo più nel dettaglio, invece, per quanto riguarda le escursioni all'insegna di percorsi nel cuore delle sterminate distese naturali di cui gode praticamente l'intero territorio del Madagascar, scegliere cosa vedere tra riserve e parchi naturali può risultare impossibile se non si ha un'idea di quali potrebbero essere i tragitti che condicono alle principali meraviglie verdi di questa splendida terra.

Continuando, dunque, a sfruttare il tempo aggiuntivo che eventualmente abbiamo scelto di regalarci per una permanenza più esaustiva in Madagascar, vediamo come impiegarlo al meglio selezionando alcuni tra i luoghi naturali più affascinanti di questa vera e propria meraviglia del creato.

 

I parchi 

 

Il Madagascar, come accennato e come risaputo, è una terra quasi interamente ricoperta di parchi e riserve naturali. Uno dei parchi più affascinanti in assoluto di tutta l'isola – oltre a quello di Marojejy, di cui abbiamo parlato in precedenza – è sicuramente il Parco Nazionale dell'Isalo.

Qui, infatti, oltre a godere di una natura selvaggia, sconfinata e decisamente indontaminata, è possibile anche incontrare uno degli angoli desertici e rocciosi più affascinanti sia del Madagascar che dell'intero continente africano.

Il Parco Nazionale dell'Isalo, infatti, oltre ad essere una delle località più importanti del Madagascar meridionale in quanto abitato ancora oggi dalla tribù nomade dei Bara, è famoso specialmente per essere sede di numerosi e maestosi canyon che non hanno assolutamente nulla da invidiare (anzi) a quelli statunitensi.

Fitta è anche la presenza, però, di suggestivi ruscelli che proprio dai rilievi rocciosi dei vari canyon sgorgano per poi confluire in vere e proprie piscine naturali, mentre gli appassionati di trekking o escursioni in fuoristrada troveranno pane per i loro denti lungo la trada che dalla Finestra dell'Isalo (una conformazione rocciosa modellata dal tempo in forma di finestra, per l'appunto) porta fino alla Regina dell'Isalo (altro agglomerato roccioso cesellato dagli agenti atmosferici, stavolta, con con le sembianze di una donna).

Degno di grande considerazione, però, è anche il magnifico Parco Nazionale dei Tsingy de Bemahara. Avvicinandosi al cospetto di questo incommensurabile splendore naturale ci si ritroverà dinanzi a una gigantesca foresta di pietra ancora in parte inesplorata e, di conseguenza, dall'habitat anche alquanto complesso. Proprio per questa sua caratteristica basilare in tanti raggiungono queste zone per dedicarsi a tempo pieno ad escursioni anche alquanto rischiose ma di certo dense di un fascino altrimenti difficile da riscontrare altrove.

Il Parco Nazionale dei Tsingy de Bemahara è letteralmente pieno di “tsingy”, dei veri e propri pinnacoli di rocce calcaree che, tutti insieme, disegnano una sorta di enorme labirinto abitato da moltissime specie di anfibi, rettili, lemuri e volatili nonché suddiviso in due zone principali:la Petit Tsingy (più accessibile e meglio fornita di initerari precostituiti) e la Grand Tsingy (ideale per gli escursionisti più esperti).

Tra gli altri parchi più affascinanti del Madagascar, infine, possiamo trovare almeno il Parco Nazionale di Ranomafana (esteso per oltre 400 chilometri quadrati, patrimonio dell'Umanità Unesco e pieno di foreste pluviali abitate da 12 specie diverse di lemuri) e il Parco Nazionale di Andohahela (ampio quasi 800 chilometri quadrati e unica area protetta del Madagascar a trovarsi al di sotto del Tropico del Capricorno).

 

Le cascate 

 

Oltre ai parchi nazionali e le riserve naturali – spesso anche al loro interno – in Madagascar è quasi d'obbligo incamminarsi in escursioni che confluiscano al cospetto delle tante magnifiche cascate di cui è dotato quasi tutto il territorio locale.

All'interno del Parco Nazionale della Montagna d'Ambra nei pressi di Antsiranana, ad esempio, si trova un piccolo lago di origine vulcanica nel quale si riversano le splendide acque della Cascata Antankarana che, a sua volta, forma una piscina naturale splendidamente abbracciata da felci e agglomerati rocciosi. Sempre nel Parco Nazionale della Montagna d'Ambra, poi, c'è anche la Cascata Sacra, dove molti abitanti del luogo si recano in segno di venerazione religiosa per un bagno di purificazione simbolica.

Decisamente splendida, però, è anche la Cascata dei Buoni Padri situata nel Madagascar nord-occidentale. Luogo poco battuto perché non noto alla maggior parte dei turisti provenienti da tutto il mondo, questo vero e proprio angolo di paradiso terrestre riserva una pace e una tranquillità assoluta offerta quasi come premio una volta sopportato il lungo, difficile e tortuoso percorso compiuto per raggiungerla. Splendido è anche il piccolo villaggio di Ambobaka che rappresenta praticamente l'unico luogo abitato nei paraggi della cascata, zona interamente vissuta da pescatori capaci anche di offrire escursioni in canoa.

 

Il Parco Nazionale dei Tsingy de Bemahara. Scopri cosa vedere in Madagascar con le guide di Amerigo.it

Il Parco Nazionale dei Tsingy de Bemahara

 

Quando andare in Madagascar

 

Per garantirsi una tranquilla e indimenticabile vacanza in Madagascar, oltre a sapere cosa vedere per godersi al meglio questa splendida terra in lungo e in largo, è molto importante conoscerne anche le condizioni climatiche per far sì che il viaggio e la permanenza non subiscano intoppi o non presentino particolari difficoltà di natura climatica.

In linea generale, il periodo migliore per una vacanza in Madagascar è quello che corrisponde ai mesi di settembre e ottobre. Ma si tratta solo di un'informazione indicativa da associare ad altri fattori importanti per scegliere il momento adatto in cui partire.

Proprio il Madagascar, infatti, gode di un clima particolarmente variegato a seconda delle zone che si desidera raggiungere. Per questo motivo, per conoscere a fondo il clima del Madagascar e suggerire quando conviene andare, abbiamo dedicato un intero articolo di approfondimento a questo specifico argomento. Puoi leggerlo a questo link.

 

Il Madagascar è pericoloso?

 

In molti, per garantirsi una vacanza in Madagascar all'insegna della sicurezza e della tranquillità, prima ancora di scegliere cosa vedere nel corso del proprio viaggio si chiedono se proprio questa magnifica terra possa nascondere particolari insidie o pericoli di vario genere.

Il Madagascar, allora, è o non è un paese potenzialmente pericoloso? Per rispondere a questa domanda c'è da fare una serie ben precisa di considerazioni.

In primo luogo bisoga sapere che il Madagascar, nonostante sia una meta fortemente turistica, rientra comunque tra i paesi più poveri di tutta l'Africa. Proprio questa condizione, in sostanza, genera continue disuguaglianze che, purtroppo, sfociano spesso in episodi di criminalità sia nelle grandi città che nelle zone periferiche e rurali. Sono purtroppo crescenti i casi di rapina e aggressione anche a danno dei turisti stranieri, motivo per cui è molto importante prestare molta attenzione durante il proprio soggiorno nel paese.

Tuttavia, ad eccezione di queste specifiche avversità, per i turisti, in linea generale, il Madagascar può non essere particolarmente pericoloso, specie se ci si affida a resort di comprovata esperienza e predisposizione all'accoglienza e al comfort dei clienti.

Va da sé che anche le escursioni nel cuore della splendida natura locale vanno organizzate al seguito di guide esperte e dotate di attrezzature e mezzi di trasporto efficaci e ben strutturati. Così come è indispensabile prestare sempre molta attenzione ai propri effetti personali se ci si addentra in mercati o altri luoghi potenzialmente affollati (stazioni, edifici pubblici).

C'è da considerare, però, anche i potenziali rischi di natura non umana bensì meteorologica. In Madagascar sono frequenti cicloni e tempeste tropicali che possono provocare anche seri danni alle infrastrutture, rendendo anche molto difficili (se non impossibili) le comunicazioni in caso di richieta di soccorsi.

Tra gli altri consigli da seguire per una tranquilla vacanza in Madagascar rientrano anche i seguenti:

  • evitare di spostarsi a pieni nei centri urbani in orari notturni;

  • evitare, se possibile, di prendere taxi di sera o di notte per rischio rapina;

  • non mostrare oggetti di valore;

  • non violare le tradizioni locali: soprattutto se si desidera esplorare gli angoli più antichi e remoti del paese, è più che doveroso rispettare i tabù presenti nei vari villaggi; è necessario, quindi, informarsi sulle eventuali usanze delle località che si desidera visitare, magari contattando l'Associazione Italiani in Madagascar al numero di telefono +261 20 26 228 00 o all'indirizzo e-mail aim@aim.mg;

  • non alterare i luoghi: ad esempio non trascinare attrezzature subacque sulle barriere coralline; non disturbare organismi marini vivi; non staccare foglie, rami o piante; la preservazione dell'ambiente, in Madagascar, è un tratto distintivo di importanza capillare.